Confindustria-Assotravel presenta un blog interamente dedicato all'orientamento, all'inserimento e alle opportunita' di conoscere più da vicino il mondo dell'impresa e del lavoro. L'obiettivo è quello di evidenziare gli aspetti utili per meglio comprendere, da un lato le aspettative e le ambizioni dei giovani, e dall'altro le opportunità e le esigenze offerte dalle aziende.

mercoledì 12 dicembre 2007

Inserimento dei Neolaureati attraverso lo Stage


L'inserimento dei neolaureati attraverso lo stage è un buon punto di partenza per la propria carriera e per la prospettiva con cui il neolaureato si avvicina al mondo del lavoro.Con il solo bagaglio di competenze accademiche, si trova però in una condizione intermedia, distante da una vera e prorpia professionalità da poter offrire alle imprese.Occorre quindi fare un primo passo, acquisire esperienza e chiarirsi le idee sulla direzione da prendere. Lo stage può essere la soluzione migliore, considerando come venga affiancata in un'unica esperienza formazione professionale e orientamento al lavoro.Vale poi tener presente come la maggior parte delle grandi aziende inseriscano i neolaureati solo attraverso periodi di stage e di formazione sul campo. Citando la legge, gli stage rappresentano "momenti di alternanza tra studio e lavoro nell'ambito dei processi formativi" con lo scopo di "agevolare le scelte professionali mediante la consocenza diretta del mondo del lavoro" (si veda il Decreto Interministeriale n.142 del 25/3/98, Art.1). Tuttavia, dal punto di vista giuridico, lo stage non costituisce tra le parti contraenti, l'azienda e il tirocinante, un rapporto di lavoro. Per questo motivo lo stageire non ha diritto a una retribuzione né alle ferie. Lo stage può essere di tipo formativo e orientativo.Il primo permette di consolidare le proprie competenze in un ambito di attività specifico, ed è fondamentale se si vuole svolgere una determinata professione.Il secondo, più esplorativo, è invece indicato nel caso si vogliano verificare le proprie attitudini e i propri interessi verso un settore o un ruolo che non si conosce con precisione. Lo stage, non è semplicemente un periodo per testare le consocenze acquisite all'università, ma anche un'occasione per mettere in gioco se stessi e il proprio bagaglio di capacità emotive e comunicazionali.Significa adattarsi, imparare a collaborare, ma anche consocere meglio se stessi, i propri punti di forza e di debolezza. Lo stage, inoltre, permette di guardare dall'interno un'azienda, capire come funziona, in quali ruoli e dipartimenti si organizza, quali sono le regole su cui si basano le relazioni tra le persone che vi lavorano. E' un primo passo per fare chiarezza sul priprio progetto professionale e per definire le proprie motivazioni.
Come fare uno stage:
E’ importante dimostrare motivazione, interesse e la sincera volontà di saper rivedere le proprie idee, senza necessariamente rinunciare alla propria autonomia. Bisogna mostrare e acquisire un atteggiamento di apertura mentale, di disponibilità, molto utile per imparare a ragionare secondo schemi nuovi. Ogni incarico va svolto con un forte orientamento al risultato, imparando a gestire le priorità, le proprie energie e il tempo disponibile. Ogni organizzazione ha poi un suo linguaggio condiviso al quale occorre prestare attenzione per riuscire a comunicare con i colleghi e con le diverse gerarchie. Considerando l’inevitabile mancanza di esperienza nell’ambito in cui si è inseriti, è sempre bene argomentare il proprio punto di vista in modo chiaro, strutturandolo per obiettivi e riflessioni ponderate.
Caratteristiche dello stage:
Lo stage prevede sempre un tutor presso l’ente promotore (l’ente che sigla la convenzione di stage con l’azienda, come ad esempio l’università) e presso l’azienda, oltre all’obbligo di un progetto formativo che contenga le finalità e le modalità di svolgimento. Come si diceva, lo stage non costituisce tra le parti contraenti un rapporto di lavoro e non prevede diritti di retribuzione. L’azienda, in totale autonomia, può comunque decidere se erogare un rimborso spese o un premio di fine stage. L’ammontare sarà a discrezione dell’azienda e verrà trattato come reddito da lavoro dipendente. In ogni caso, tutti i soggetti, senza alcun limite di età, possono fare uno stage. Il neolaureato, tuttavia, può accedere a uno stage purché entro i 18 mesi dal conseguimento della laurea, per un periodo di tirocinio mai superiore ai 12 mesi.Oltre i 18 mesi dalla laurea, in caso di inoccupazione o disoccupazione, lo stage è al massimo di 6 mesi. In presenza di un’altra occupazione part-time, quest’ultima non deve superare le 20 ore di lavoro settimanale.Ogni stageire deve essere assicurato contro gli infortuni sul lavoro presso l’INAIL oltre che per la responsabilità civile verso terzi (RC). Le coperture assicurative sono a carico dell’azienda o dell’ente promotore. Il periodo di stage può essere interrotto in qualsiasi momento senza obbligo di preavviso, così come può essere sospeso per motivi di maternità per l’intera durata dei periodi di astensione obbligatoria. In caso di assenze o malattie il tirocinante non è tenuto a giustificarsi né a presentare alcun certificato medico, anche se è buona norma darne comunicazione al tutor aziendale.




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